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Renato Pareti

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Ottone

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E’ il più lontano comune di Piacenza, a pochi chilometri dal confine con la provincia di Genova. Le notizie storiche fanno risalire all’epoca dell’imperatore romano Ottone, che avrebbe dato il nome al paese, in transito in Val Trebbia nel 69 d.C. diretto ad affrontare il suo antagonista Vitellio. Appartenne al Monastero di Bobbio nel XII secolo, divenne feudo dei Malaspina fino al 1540 per passare poi sotto il dominio dei Fieschi e dei Doria fino all’epoca napoleonica. La sua storia, è in seguito legata alle vicissitudini dell’alta Val Trebbia. Venne aggregato alla provincia di Piacenza nel 1923. Rimangono il Castello, voluto dai Malaspina, con muri di sasso e numerose feritoie; la Chiesa di San Marziano, del 1600, ricca di stucchi barocchi; la Chiesa di S. Bartolomeo, ora chiusa al culto, con un campanile che conserva una campana del 1300, alcuni resti di un importante fortilizio medioevale, questo in località Croce di Gramizzola. L’agricoltura, con estesi boschi sfruttati per il legname, bovini per latte e formaggio, cereali, castagne, frutti di bosco, è alla base dell’economia locale che da qualche decennio, si è notevolmente arricchita grazie all’introito portato dal turismo stagionale. Le escursioni portano al Monte Alfeo, ai 1650 metri di
quota, percorrendo la strada di Campi, attraverso praterie fiorite di genzianelle e garofani di montagna; dalla vetta lo sguardo spazia su stupende panoramiche del versante piacentino e ligure. Altre sono al Monte Lesina, 1724 metri; a Salsominore, in Val d’Aveto; al Monte Dego, 1427 metri; a Capanne di Casola, 1495 metri in territorio alessandrino; agli antichi casolari in pietra ed ardesia di Bertone, Bertassi, Belnome e Suzzi inseriti in un paesaggio di altobosco tra i più belli dell’Appennino Piacentino.
Sicurezza notturna, a Ottone arrivano le telecamere: Prima telecamera nel comprensorio comunale di Ottone. Nei giorni scorsi, infatti, in piazza della Vittoria è stata installata una telecamera permanente: «l’obiettivo di questo nuovo strumento – ha spiegato il sindaco Giovanni Piazza – è di attivare un servizio di videosorveglianza e sicurezza, soprattutto nelle ore notturne; in questi giorni si è provveduto a posizionare lo strumento, a breve la telecamera verrà attivata, occorre solo attendere la cartellonistica specifica. La nuova telecamera riprenderà piazza della Vittoria e parte di via Roma».
Altre novità riguardano sempre piazza della Vittoria, la zona centrale di Ottone; oltre al posizionamento di fioriere per delimitare lo spazio adibito a posteggio, i parcheggi destinati esclusivamente ai diversamente abili sono raddoppiati; da due posti auto, infatti, si è passati a quattro, naturalmente con segnaletica orizzontale e verticale secondo la normativa vigente, mentre gli spazi stessi sono stati spostati all’esterno della zona destinata a parcheggio per renderli più fruibili anche durante la chiusura al traffico della piazza, durante i periodi di festa. Dei quattro nuovi parcheggi per disabili, due sono stati posizionati in piazza Municipio, a pochi passi dalla sede del Comune, dalla casa di riposo e dalla chiesa parrocchiale.

In riferimento alle problematiche dei diversamente abili, La Provincia nei giorni scorsi ha dato l’ok alla progettazione di alcuni interventi in ambito sportivo; dei circa 167mila euro di finanziamenti in arrivo dalla Regione, una parte sarà destinata anche a Ottone per adeguare le tribune del campo da calcio e migliorare l’accesso alla zona sportiva comunale per i portatori di disabilità motoria. «Occupandomi di sicurezza sui luoghi di lavoro – ha commentato il primo cittadino - sono particolarmente sensibile agli aspetti di prevenzione e altrettanto al consentire ai diversamente abili di poter avere una facile fruibilità degli spazi, in particolar modo nelle piazze, nei giardini e negli edifici pubblici».

Ottone, in piazza si torna a navigare:A Ottone si torna a navigare gratis, per sempre. Da qualche giorno, infatti, è attivo il servizio di accesso gratuito a internet adsl senza fili; il servizio, attivo per il secondo anno consecutivo, è offerto dal Comune e, per accedervi, è sufficiente che l’interessato si rivolga al Comune dell’alta Valtrebbia e, con un documento d’identità valido, si registri negli uffici appositi e richieda la password di accesso gratuito del wireless. Una volta ottenuta la password di accesso alla rete, l’utente può posizionarsi in piazza della Vittoria, la piazza centrale di Ottone, e navigare a banda larga gratuitamente col proprio portatile o col proprio cellulare. «Il servizio – ha spiegato il sindaco Giovanni Piazza – è reso possibile grazie all’accordo tra il Comune e la società “Progetto 8.net” e offre la gratuità di accesso al web per sempre solo in piazza della Vittoria; il servizio è attivo anche nel resto del territorio, con la garanzia della copertura nelle frazioni di Ottone Soprano, Traschio, Losso, Monfagiano, Semensi, Frassi, Fabbrica, Moglia e nel capoluogo di Ottone esclusa la piazza centrale, mediante un abbonamento che si può sottoscrivere con la società “Progetto 8.net” che gestisce il servizio». L’accesso gratuito a internet a Ottone, tra i primi Comuni del Piacentino a fornire il servizio wireless senza alcun costo, ha preso il via lo scorso anno. Nel 2009 il servizio è stato attivato i primi di agosto, mese di maggior affluenza turistica nel Comune dell’alta Valtrebbia, e è stato prorogato fino al 20 settembre; oltre 1300 gli accessi in rete, con oltre 700 ore di utilizzo della rete internet, per un servizio rivolto ai turisti e ai residenti della montagna, con l’obiettivo primario di portare la banda larga e il wi-fi gratuito anche nelle zone definite svantaggiate.
Il “Progetto 8.net” è nato proprio a Ottone nel 2007 e è una realtà totalmente autofinanziata che nel Comune dell’alta Valtrebbia ha installato due anni fa la prima antenna hiperlan per la banda larga; oggi serve migliaia di utenti, la Valtrebbia da Gossolengo a Rivergaro, Travo, Perino, Bobbio, Marsaglia e Ottone, la Valnure con Farini e la conca di Groppallo, la Valtidone con Pianello, Borgonovo e Nibbiano, la Valluretta con Agazzano, Gazzola e Gragnano, la Valversa, nel Pavese, e da poco anche la Valdarda, con Morfasso.
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