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Renato Pareti

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Rezzoaglio

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L'antico insediamento di "Rusagni" ora è detto Rezzoaglio basso. "Rusagni" è sempre stato nei prati in sponda destra all’Aveto. Qua le famiglie dei nobili Cella e Rezoagni avevano le loro case, e qua le avevan anche i Malaspina -gli antichi Signori della Val d’Aveto-. Poi le case furon costruite più in alto, forse per sfuggire alle piene del fiume, e in ciò si nota un parallelismo con Cabanne (altro feudo dei della Cella, o de Cella).
Le antiche case di Rusagni pian piano sono scomparse inglobate nelle nuove... In Rezzoaglio"basso" -abbozzato magistralmente dal cartografo Matteo Vinzoni, nella sua Carta dei Feudi Imperiali del 1738, con le case al di là del fiume omonimo- esistono ancora alcuni edifici in pietra a vista che rammentano le antiche costruzioni con i portali maestosi frutto di tremende fatiche, ma, ahimè, sono rarità in via di estinzione. Ricordiamo che Rezzoaglio è citato nel famoso documento detto "Investitura Conradi Malaspina Marchionis pro Gerardo et Bonifacio, Rainardo et Gerardo de Meleto" rogato in Piacenza nel 1251, onde si legge: "et Lertula similiter, et Resuagno, et Alpeplana, et Visuprano, et Vimezano, et Cunico ...".
Oratorio di S. Terenziano
Costruito secondo Mons. Michele Tosi probabilmente nel corso del XVI
secolo, è certamente dedicato ad un Santo al quale gli abitanti di Rezzoaglio e dintorni portano un "affetto" particolare, molto più sinceroche verso il S. Michele che domina il piazzale dell’attuale parrocchia dall’alto della nicchia sulla facciata barocca. E’ certa la sua esistenza già nel 1575, fino al 1611 vi si poteva ammirare l’effigie del Santo ora nella parrocchiale.
La chiesa di S. Michele a Rezzoaglio
Rezzoaglio successivamente si è sviluppato più in alto attorno alla parrocchiale. Nella famosa Relazione della Giurisditione e delle entrate del feudo di S. Stefano del 1593, è citato l'agglomerato di Case della chiesa con tre fuochi, o gruppi familiari. La chiesa di S. Michele subì diverse modifiche: costruita la navata centrale nel 1523 all’epoca dell’elevazione a parrocchia, come cita G. Fontana nel suo "Rezzoaglio e Val d’Aveto cenni storici ed epiosdi", nel 1575 fu consolidata perché minacciava rovina, nel 1720 veniva allungata di una arcata. Nel 1769 si iniziò la costruzione della maestosa torre campanaria che è un gioiello che si eleva con la compattezza e l’armonia della pietra su contro l’azzurro del cielo, la torre fu compiuta nel 1825 e tante fatiche si può ben dire che siano state ricompensate dal risultato. Nel 1929 la chiesa veniva trasformata ancora e consegnata ai posteri con l’aspetto baroccheggiante che ancor oggi si ammira. E’ da notare che già nel 1303 si parla di un "S. Michaelis de Insula Vallis Avanti", e molti vogliono vedere in codesta chiesa, citata anche in documenti più tardi (1525,1530,1533), la progenitrice della attuale chiesa di S. Michele di Rezzoaglio, ma dove fosse esattamente ancor non si conosce - anche se non campata per aria potrebbe esser l’ipotesi che la chiesetta poteva essere stata edificata nei pressi dell’abitato di Isola-rotonda di Rezzoaglio da cui il toponimo di "Insula"-.
Il Castelluzzo di Rezzoaglio
Proseguendo in sponda sinistra dell’Aveto si giungeva sul poggio detto del "Castello" o"Castelluzzo" ove era l’altro Castello appartenuto si suppone ai Malaspina o ai de Meleto e indi ai nobili de Cella, la conformazione del sito è simile a quella del "Castelluzzo di Mileto" con l’Aveto che gira intorno al poggio formando un ampia ansa e le scoscese pareti in roccia che impediscono attacchi improvvisi. Il sito, ora invaso dalla vegetazione e dagli alberi, è stato eletto a stazione di partenza per le razzie in Aveto degli aironi. Si suppone che il "Poggio del Castelluzzo" essendo in linea pressappoco con la "Rocca di Pietra Martina", a sua volta in linea con il "Castelluzzo di Mileto" che era in linea con i "Castelletti della Moglia" fosse servito da sistemi di segnalazione a vista per controllare il fondovalle dell Aveto.

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