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Renato Pareti

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Diario 2011

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GENNAIO 2011
Nuovo anno, nuova pubblicazione. Era da tempo che aspettavo la rimasterizzazione dei miei primi album e, finalmente, "Stagione di passaggio" è apparso nei negozi di dischi e in tutte le librerie Feltrinelli, sotto forma di cd e di mp3. La sua nascita risale al 1973. Credo sia uno degli album più belli che ho fatto e rappresenta anche il massimo del sodalizio tra me e Roberto Vecchioni. Egli, ascoltandomi, scrisse dei testi splendidi sulle mie musiche.

FEBBRAIO 2011 La Siae verrà commissariata nuovamente. Noi autori abbiamo fatto di tutto per evitarlo, ma non c'è stato verso. Per tre assemblee consecutive i cosiddetti grandi editori non si sono presentati col preciso intento di non fare raggiungere il quorum di presenti e, così, sono riusciti aconcretizzare lo scopo a cui miravano da almeno due anni. Essi infatti sostenevano che, comunque, si sentivano commissariati lo stesso con il presidente Giorgio Assumma e con l'attuale direttore Gaetano Blandini, perché troppo influenzati politicamente. Tanto valeva, secondo loro, avere un commissario a tutti gli effetti. Ora c'è solo d'augurarsi che il nuovo commissario sia super partes e ascolti sia le esigenze degli autori che quelle degli editori favorendo un compromesso costruttivo.

Annalisa di Amici ha cantato la mia "Come si cambia" nel serale. Bellissima e bravissima! Miannalisa piacerebbe in futuro darle una canzone. Mi sembra una ragazza ben strutturata interiormente, capace con la sua timidezza di trasmettere emozioni, checché ne dicano gli addetti ai lavori. Non è vero che uno debba comportarsi diversamente da quello che è, perché lo spettacolo ha le sue regole.
Ci sono i funamboli, i clowns e le persone riservate. Ognuno ha la sua da dire.

MARZO 2011 E' mancato Carlo Bixio. A lui devo il piacere di aver visto tutte le sue fiction ben fatte, divertenti e anche commoventi, di avere potuto partecipare al Disco per l'estate con successi che ancora oggi mi sostengono e tante altre opportunità tipo Festival di Sanremo. Mi dispiace molto! E pensare che in Assemblea Siae, prima del commissariamento, noi rappresentanti degli autori vedavamo, come probabile, la proposta di eleggerlo nuovo presidente.

APRILE 2011 E finalmente si ritorna allo Zecchino! L'ultima volta era capitato con la canzone "Tito e Tato", nel 2008. Quest'anno la giuria , tra le 249 composizioni inviate dai vari autori, ha scelto, nelle 8 che parteciperanno allo Zecchino 2011, anche la mia "Silenzio". Inutile dire che sono felicissimo. E' infatti la terza volta che invio questa canzone in cui ho sempre creduto e questa volta è andata bene. Il testo è di Vittorio Sessa Vitali che, come al solito, ha scritto delle parole che illustrano un concetto importantissimo: oltre il rumore c'è un mondo tutto da scoprire; un mondo che abbandona per un attimo le esteriorità per accorgersi di un universo che esiste dentro di noi, ma difficilmente frequentiamo.

E infine mi fa piacere sapere che Titti Bianchi ha incluso nel suo ultimo album una mia composizione dal titolo "Canzone per Gesù". E' un tema insolito per la sala da ballo, dove normalmente la fanno da padrone i balli di gruppo o le trovate goderecce. Titti è un'interprete coraggiosa e non disdegna mai la sperimentazione. Il cd è dell'etichetta S.M.I.

MAGGIO 2011 Lavoro a nuove creazioni, faccio nuovi provini. Benché si sia in primavera, occorre pensare all'autunno e a San Remo già da ora. Non bisogna mollare mai e continuare a crederci, anche se gli sbocchi sono intasati. Parallelamente ricreo i miei repertori per me. La discografia sta andando a picco. La gente pensa che la musica debba essere gratuita e con i peer to peer si eludono diritti d'autore che ci mettono in ginocchio. La gente spende fior di quattrini per avere tecnologie avanzate con decine di giga da riempire in modo gratuito.
La figura dell'autore/compositore viene sempre più indebolita e la politica non fa niente per sostenerci. La Siae è nuovamente commissariata e tutto procede nella confusione più rumorosa.
Ci vorrebbe davvero per tutti un attimo di SILENZIO. C'è bisogno di rifarsi le orecchie ...

GIUGNO 2011 Si è spento ieri a Roma dopo una breve malattia Mario Pagano, uno dei nostri associati più rappresentativi sia sotto il profilo professionale, sia in considerazione del profondo impegno da lui profuso nel corso della sua intera esistenza in difesa dei diritti degli autori, “motore primo”, come soleva spesso dire, del settore musicale.
Mario è stato autore prolifico e di successo spaziando in molteplici generi musicali, dalla canzone napoletana, alle colonne sonore, al jazz. In particolare alcune delle sue creazioni più note sono state il tema conduttore dell’infanzia di intere generazioni: La Zanzara, Volevo un gatto nero, Torero Camomillo, Pulcino ballerino, Popoff. Vincitore di numerose edizioni dello Zecchino d’Oro, Mario ha, con le sue opere ritagliato nei cuori di migliaia di bambini un’oasi di spensieratezza e serenità (che ancora oggi molti di noi conservano gelosamente).
La sua vivida intelligenza e la sua passione per la cultura a tutto tondo hanno fatto sì che Mario desse alla luce anche pubblicazioni di carattere etico e filosofico.
Da sempre attento alle esigenze degli autori si è costantemente profuso per tutelarne gli interessi.
Il suo impegno lo ha portato a far parte, per UNCLA, di diversi organi di rappresentanza degli autori all’interno della SIAE (Assemblea, diverse Commissioni, Comitati) battendosi strenuamente per far in modo che sia dato il giusto peso alle istanze degli autori.
Inoltre ha ricoperto la carica di Consigliere di Amministrazione dell’IMAIE.
Sensibile anche alle problematiche degli autori meno fortunati e preoccupato dalla mancanza di ammortizzatori sociali per la classe autorale si è adoperato per cercare di dare soluzione al problema, impegnandosi direttamente quale Presidente dell’ENAP e facendo parte per più mandati del Comitato per la risoluzione delle problematiche del Fondo di Solidarietà.
La sua profonda dirittura morale, la sua lucida capacità di analisi sono state un prezioso esempio per tutti coloro i quali hanno avuto la fortuna di conoscerlo o lavorare con lui.
Con Mario se ne va un pezzo della storia della musica italiana, un maestro di vita e un caro amico.
Non ti dimenticheremo. (Comunicato Uncla)

Ottobre 2011
Un amico è qualcuno che ti conosce molto bene e, nonostante questo, continua a frequentarti (O.W)
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