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Renato Pareti

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Diario 2012

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FEBBRAIO 2012: da VIVAVERDI,  numero 5, ottobre-dicembre 2010
Racconta Carlo Bixio:
"La Siae è la mia infanzia e la mia adolescenza, mio padre ne parlava a mia madre, persino a tavola, forse anche per sfogarsi!
Soprattutto nel periodo della grande lotta per quello che oggi chiamiamo "Fondo di solidarietà" ma che alla sua nascita era la "Cassa di Previdenza dei Soci delkla Siae": Mio padre fece parte infatti del Comitato Direttivo Provvisorio, perchè era un editore che capiva le esigenze degli autori. Ne conosceva successi e splendori, ansie e preoccupazioni per il futuro incerto.
Ricordo Cherubini e Schisa emozionarsi e piangere di gioia quando si stabilì l'importo dell'assegno di solidarietà. ". (...)

LUGLIO 2012:
Caro il mio DON,quant’acqua è passata sotto i ponti!E oggi siamo qui, in tanti, a festeggiare il cinquantesimo del tuo sacerdozio; l’avresti mai detto?Tu delicato, con mille paure, introverso, pieno di ritrosie, sei il DON della vallata.Avevi 25 anni quando sei arrivato a Vico e l’estate dopo ti ho conosciuto.Mi sei piaciuto subito, senza i vestiti da prete, con la carriola, che aiutavi chi lavorava per la Chiesa.Mi sono piaciute subito anche la tua mamma e la tua zia di cui tu eri il fiore all’occhiello.Venivi da Cremona e il Buon Dio ha pensato bene di staccarti dalla pianura per farti assaggiare le cime di questa valle, spesso prodighe di mugugni e chiuse al nuovo, soprattutto se un po’ lontano dalla tradizione.Dio ha fatto una gran scelta mandandoti da noi, anche se difficile per te. Forse, in una grande città, con la tua passione per l’insegnamento, sarebbe stato tutto più comodo, ma c’era bisogno di un Suo inviato un po’ diverso tra i nostri monti, che cambiasse le abitudini e portasse aria fresca nel gregge.Con te è stato facilissimo parlare e dalla prima estate sei stato il mio confessore prediletto.A te ho sempre detto tutto! La tua sensibilità ha accolto i miei disagi giovanili, i miei ormoni in subbuglio, la mia passione per la musica, le cose che non dovevo fare, senza mai giudicarmi.Proprio per la tua predisposizione all’ascolto, mi è stato facile mostrarmi com’ero e di questo ti ringrazio tantissimo.Anche nel corso degli anni, magari vedendoci un po’ meno, ci sei sempre stato e oggi, anche se non sono presente fisicamente, voglio partecipare alla giusta festa che ti fanno, con queste parole che ti devo e ti scrivo.Sono sicuro che siamo in tanti a pensarla come me e siamo tutti un po’ commossi nel riabbracciarti, te compreso ci scommetto.Sei stato e sei un bravo prete e, soprattutto, un uomo, in mezzo alle difficoltà di tutti gli esseri umani.Tantissimi anni a Vico e gli altri in pellegrinaggio, di parrocchia in parrocchia, dai che è andata bene!Tutto sommato, malgrado gli acciacchi che spesso lamenti, sei ancora una buona forchetta, una mente lucida e un gran Pastore. Ricordo sempre le tue prediche come le migliori in assoluto.Tanti cari auguri, EMILIO COARI, in arte e nella vita IL DON DELLA VALLATA!
Ti voglio tantissimo bene!
Tuo  Renato Pareti
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